Sandro Veronesi è architetto, ma fa lo scrittore, non per caso ma per scelta. Autore di libri giornalistici e di romanzi, ha vinto due volte il Premio Strega coi suoi romanzi Caos calmo e Il colibrì, rispettivamente nel 2006 e nel 2020.
Quando deve parlare con un pubblico, gli piace “andare lungo” e non arrivare con una scaletta pre-impostata, ma sentire le domande che frizzano nell’aria, che salgono dalle persone che lo stanno ascoltando. Era abituato a scrivere in mezzo al via vai della vita famigliare, ma adesso che ha una stanza tutta sua un po’ gli manca il confronto con quella distrazione che era anche fonte di ispirazione.
Ha parlato a studenti e studentesse di Scrittura e Storytelling di fantasia, immaginazione, di ingredienti della narrazione e della creazione di universi narrativi. Secondo lui scrivere, come altre discipline creative, è un lavoro di gestione degli ostacoli: quelli esterni, che possono essere tutti i motivi per cui la vita impedisce di dedicarsi alla propria passione, e quelli interni, che possono essere le questioni personali. La scrittura offre un laboratorio su cui lavorare a questi ostacoli, quasi senza limiti.